Avventurosa traversata del nord dello Zimbabwe con i suoi parchi affacciati sul fiume Zambezi e sul lago Kariba. Imperdibile il Mana Pools con i suoi campi sulle rive del fiume, i richiami delle aquile pescatrici ed il borbottio degli ippopotami a far da sottofondo musicale quotidiano. I remoti e isolati Matusadona e Chizarira dove il turismo è raro se non assente. Le Cascate Vittoria, che non hanno bisogno di aggettivi per essere descritte, il Parco di Hwange e, non da ultimo, il Lower Zambezi National Park, in Zambia, per una full day boat cruise che permette di ammirare gli animali da una prospettiva totalmente diversa.

Realizzato con fuoristrada attrezzati e tende da tetto questo itinerario si sviluppa tra scenari fluviali e lacustri di rara bellezza, oltre all'abbondanza di fauna ivi presente, gli struggenti tramonti sullo Zambezi sono un dono che la natura regala all'uomo. Un viaggio per veri appassionati di Africa.

 

Linea Wild Experience

Questa nuova linea di viaggi nasce dalla volontà di offrire ai viaggiatori la possibilità di poter scegliere, oltre ai safari standard con driver, lodge, cene nei ristoranti, docce e wi-fi, anche una formula di viaggi avventurosi, realizzati con pernottamenti in tenda nei parchi, dove ognuno collabora a montare il campo, accendere il fuoco, cucinare; alcuni di questi tour prevedono che un paio di partecipanti guidino i fuoristrada noleggiati.

Premesso che l'Africa dei turisti non è mai economica, rinunciare agli agi delle strutture permette di contenere i costi anche del 40% rispetto ai tour classici. Al dato economico, importante, vogliamo però sopratutto offrire alle persone un'esperienza diversa, che permetta loro di essere i protagonisti attivi della vacanza, senza che questo comporti l'essere mandati allo sbaraglio. Partirà con voi dall'Italia un accompagnatore esperto o tour leader che dir si voglia, con anni di esperienza di safari, e non solo, in Africa. Magari sognate il Botswana dal deserto del Kalahari al Delta dell'Okavango; volete vedere le cascate Vittoria o esplorare la Namibia fuori dalle rotte classiche dal Caprivi alle sperdute valli del Nord-Ovest alla ricerca degli elefanti del deserto e degli Himba, oppure cercate una formula diversa, più coinvolgente a livello personale per visitare i meravigliosi parchi della Tanzania e del Kenya piuttosto che Zambia o Zimbabwe. Nelle zone proposte, laddove la sicurezza lo consenta, vogliamo condividere con voi anche un aspetto solitamente non contemplato nei tour ossia conoscere le realtà locali, l'Africa dove il turista molto semplicemente non va.

In Namibia passeremo una giornata e la notte all'orfanotrofio del distretto di Katutura a Windhoek, la capitale, mentre in Zambia se lo stato delle piste lo permetterà raggiungeremo lo sperduto villaggio di Sinjembela al confine con l'Angola, dove due amici sudafricani hanno un progetto agricolo, per vivere un'esperienza umana unica. Certo non sono viaggi per tutti, servono spirito di adattamento e di collaborazione, voglia di esplorare, di mettersi in gioco ma vi assicuriamo che non dovete essere dei novelli Rambo per parteciparvi. Dopo ognuno di questi tour la faccia sorridente (e molto malinconica) di voi viaggiatori sarà la riprova che si ha bisogno anche di queste avventure.

 

Il vostro accompagnatore: Dario Pastore

Sono Dario, torinese appassionato da sempre di natura e sono un portatore sano del cosiddetto Mal d'Africa, continente che bazzico da oltre vent'anni. Ho lavorato per Ong in Senegal, Mali, Kenya e Sud Sudan, fatto volontariato in Burkina Faso, Angola, Tanzania e Namibia solo per citarne alcuni. Ho studiato il Kiswahili in una scuola tanzaniana e viaggiato, in compagnia e da solo, in lungo e in largo per il continente salendo su autobus, treni locali, improbabili piroghe e cassoni dei camion; ho organizzato tour in 4x4 per piccoli gruppi di amici o 15 persone in moltissimi paesi, da Algeria e Libia quando ancora era possibile andarci, fino alle savane dell'Africa orientale ed i deserti dell'Africa australe.

La costante di questi viaggi è sempre stata la ricerca dell'avventura, dell'itinerario meno battuto, del “andiamo a vedere cosa c'è oltre quella curva”. Mi è capitato di vivere avventure uniche, dal salvare un pangolino dalla pentola, al soccorrere il fuoristrada del ministro della salute rimasto impantanato su una pista nella zona dei ribelli in Sud Sudan; al passare 3 giorni nel Kalahari namibiano con degli uomini di etnia Nama a radunare una mandria di mucche disperse a causa della siccità e uscire dalla tenda scoprendo le impronte di elefanti, iene, leoni transitati in silenzio nel campo durante la notte.

In questi anni le avventure e le difficoltà vissute hanno sempre aumentato in me questa passione smisurata per il continente africano passione che sarò molto felice di condividere e trasmettere a chi vorrà unirsi a noi nella realizzazione di questi viaggi sicuramente non “lussuosi” ma che vi lasceranno il cuore gonfio di emozioni una volta rientrati in Italia.

Giorni 1 e 2: Italia - Zambia

Partenza serale dall'Italia ed arrivo il giorno seguente a Livingstone

Sistemazione in guesthouse

Giorno 3: Livingstone - Lower Zambezi National Park

Al mattino presto partenza per il Lower Zambezi National Park e primo campo sulle rive del fiume.

Sistemazione presso Kiambi safari camp

 

Situato trova sulla sponda nord del fiume Zambezi il parco è stato la riserva di caccia privata del presidente dello Zambia fino al 1983, anno in cui venne dichiarata parco nazionale. Controparte del Mana Pools National Park in Zimbabwe i due parchi si trovano sulle pianure alluvionali e sono patrimonio maondiale dell'Unesco. Il parco degrada dolcemente dalla scarpata continentale fino al fiume, a cavallo tra due principali ecoregioni boschive della savana distinte dai due tipi di albero dominanti, il Mopane ed il Miombo Il parco stesso è a sua volta circondato da un'area di gestione della selvaggina molto più ampia (comunemente denominata GMA); non ci sono recinzioni tra il parco e il GMA e sia gli animali che le persone sono liberi di muoversi in tutta l'area. Un'attrazione del Parco del Lower Zambezi e del GMA circostante è la sua posizione remota ed l'esiguo numero di turisti che lo visitano. La maggior parte dei grandi mammiferi qui presenti si radunano nella pianura alluvionale, enormi mandrie di bufali, una grande popolazione di elefanti, antilopi, leopardi, leoni, ippopotami e coccodrilli oltre ad un gran numero di specie di uccelli.

Giorno 4: Lower Zambezi National Park

Dopo colazione saliamo a bordo dell'imbarcazione noleggiate e partiamo accompagnati dal personale del parco per una giornata intera sul fiume. Si risale lo Zambezi ammirando i coccodrilli intenti a riscaldarsi al sole sui banchi di sabbia, incontrando gruppi di ippopotami ed elefanti che attraversano il fiume ignari di passare da una nazione all'altra. Per pranzo approdiamo su qualche sponda accessibile o su una delle isolette che si formano stagionalmente. Nel pomeriggio rientro al campo

Sistemazione presso Kiambi safari camp

Giorno 5: Lower Zambezi - Mana Pools National Park

Oggi ci spostiamo in Zimbabwe passando per la frontiera di Chirundu. E' sempre un'esperienza interessante ed a volte sfiancante attraversare queste frontiere secondarie, entrati in Zimbabwe andiamo a registrarci al gate del Mana Pools National Park ed affrontiamo gli ultimi 40 km di pista incredibilmente corrugata. Arrivati sulle rive del fiume piazziamo il campo aspettando il primo dei famosi tramonti che ammireremo sullo Zambezi

Sistemazione presso lo Nyamepi camp

 

Il Mana Pools National Park (in lingua Shona "mana" significa quattro, in riferimento alle quattro grandi riserve permanenti formate dai meandri del medio Zambezi) è un'area protetta di 219.600 ettari che si trasforma in un'ampia distesa di laghi dopo ogni stagione delle piogge. Man mano che i laghi si prosciugano e si ritirano gradualmente, la regione attira molti grandi animali in cerca di acqua, rendendola una delle regioni africane più rinomate per l'osservazione della fauna selvatica. Nel 1984 il parco è stato iscritto, insieme alla Sapi Safari Area ed alla Chewore Safari Area come un unico sito patrimonio mondiale dell'UNESCO per un totale di 2.500 chilometri quadrati di rive fluviali, isole, banchi di sabbia e stagni, fiancheggiati da foreste di mogano, fichi selvatici, ebani e baobab. Ha la più grande concentrazione del paese di ippopotami e coccodrilli e, nella stagione secca,  grandi popolazioni di mammiferi come zebre, elefanti, bufali del Capo con il loro seguito di predatori.

Giorni 6 e 7: Mana Pools National Park

Due intere giornate dedicate ai game drive alla ricerca di animali, con la possibilità di effettuare un safari walking accompagnati dai ranger del parco.

Serate attorno al fuoco con i rumori della savana a farci compagnia.

Sistemazione presso lo Nyamepi camp

Giorno 8: Mana Pools - Matusadona National Park

Partenza alle prime luci dell'alba per il lungo trasferimento che a fine giornata ci vedrà piazzare il campo sulle sponde del lago Kariba. Durante il tragitto sosta in qualcuno dei tanti villaggi che si trovano a fianco della pista.

Sistemazione presso il Tashinga camp

 

Situato sulla sponda meridionale del lago Kariba, il parco prende il nome dalle colline locali di Matuzviadonha; venne dichiarato "non-hunting area" nel novembre 1958, Game Reserve nel 1963 ed infine parco nazionale nel 1975. Questa area di circa 1.400 km quadrati composta da pianure e aspre montagne è la perfetta combinazione di natura selvaggia e incontaminata. Inaccessibile prima della costruzione della diga di Kariba con la creazione dell'omonimo lago si ebbero profondi cambiamenti ecologici, in particolare la disponibilità di pascolo sulle sponde del lago ha contribuito all'incremento della fauna, permettendo agli erbivori di prosperare. Di conseguenza è aumentato in maniera considerevole il numero dei predatori associati. Il parco è inoltre una zona di protezione intensiva (IPZ) e ospita numerosi rinoceronti trasferiti; nel novembre 2019 la gestione del Parco Nazionale di Matusadona è stata assunta da African Parks, in collaborazione con la Zimbabwe Parks and Wildlife Management Authority, al fine di migliorare la prevenzione anti-bracconaggio.

Giorni 9 e 10: Matusadona National Park

Game drive e boat cruise sul lago saranno gli unici impegni durante la nostra permanenza nell'area. Non mancheremo di visitare i ranger post per avere informazioni di prima mano su dove si trovino i predatori e per ascoltare i racconti della loro vita quotidiana in questo sperduto parco

Sistemazione presso il Tashinga camp

Giorno 11: Matusadona - Chizarira National Park

Poche ore di pista per raggiungere questo (a torto) poco visitato parco, nel pomeriggio faremo tappa e piazzeremo il campo all'imperdibile Mucheni Gorge situato sull'orlo di uno spettacolare strapiombo. 

Sistemazione presso il Mucheni camp

 

Con i suoi 2.000 chilometri quadrati il Chizarira, è il terzo parco nazionale più grande dello Zimbabwe ed anche uno dei meno conosciuti a causa della sua posizione isolata; il nome del parco deriva dalla parola Batonga chijalila , che si traduce in inglese come "grande barriera", riferendosi alla scarpata dello Zambesi, di cui fa parte l'area protetta. Il terreno nel parco è scosceso, punteggiato da montagne frastagliate, inciso da profonde gole con valli impenetrabili, il terreno di caccia perfetto per il leopardo, vero re della riserva.

Giorno 12: Chizarira National Park - Victoria Falls

Dopo un game drive mattutino sulle rocciose piste del parco ci dirigiamo verso Victoria Falls. A seconda dell'orario di arrivo andremo a visitare le Cascate Vittoria, il loro fronte di oltre 1 km è qualcosa che lascia letteralmente senza parole. Uno spettacolo unico e indimenticabile.

Sistemazione presso il municipal camp o in guesthouse

Giorni 13 e 14: Victoria Falls - Hwange National Park

Due ore di ottima strada ci conducono a quello che è il più grande e frequentato parco dello Zimbabwe. Quest'area, al contrario dei parchi precedentemente visitati, non è percorsa da fiumi ed è composta da savane erbose e alberate ed è una delle aree con la più alta concentrazione di animali di tutta l'Africa.

Sistemazione presso il Robin camp

 

Il parco nazionale di Hwange, istituito nel 1949, condivide il confine con il Botswana e ricade all'interno della Kavango–Zambezi Transfrontier Conservation Area; conosciuta con l'acronimo Kaza è un'immensa area a cavallo dei confini di cinque paesi, Angola, Namibia, Botswana, Zambia e Zimbabwe. Con un'estensione di quasi 15.000 km², è composto principalmente da un territorio arido che comprende una parte delle sabbie del Kalahari e zone boscose ricche di teak; le varie pozze artificiali permettono agli animali di prosperare, tra la fauna presente si annoverano oltre alle principali specie di predatori, i rari licaoni.

Giorno 15: Hwange - Livingstone

La frontiera dista solo 2 ore di strada, un ultimo game drive e ci avviamo in direzione Zambia. Arrivati a Livingstone consegniamo le nostre 4x4 e ci rilassiamo con una bella Zambezi gelata ammirando per un'ultima volta il fiume dalla terrazza del campo

Sistemazione presso il Victoria Falls Waterfront camp

Giorni 16 e 17

Partenza pomeridiana per l'Italia ed arrivo il giorno seguente

Prezzi 2024

A persona a partire da:

7 partecipanti: 2.290,00€

6 partecipanti: 2.550,00€

5 partecipanti: 2.900,00€

 

Da pagare in loco: 600,00 €

 

Date di partenza su richiesta per gruppi con almeno 4 partecipanti

Date di partenza

La quota comprende:

Accompagnatore esperto italiano

Fuoristrada attrezzato con tenda sul tetto per tutta la durata del tour

Tutti i pernottamenti

Tutti gli ingressi nei Parchi

Il necessario per cucinare, tavolo e sedie

Assicurazione sanitaria obbligatoria

 

La quota non comprende:

Volo andata e ritorno da quotare

Sacco a pelo personale

Un ammontare stimato in circa 600€ per far fronte alle spese di visti, carburante, cibo, ingresso alle cascate Vittoria

Tutto quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende"

 

Assicurazione annullamento viaggio
È possibile sottoscrivere un'assicurazione che copra la mancata partenza per cause gravi e imprevedibili al momento della stipula. Quotazione su richiesta.

Viaggio realizzato con due vetture 4x4 equipaggiate di tenda da tetto, doppia ruota di scorta, compressore, taniche di riserva per il carburante e l'acqua, una guidata dal tour leader e l'altra a turno da max 2 partecipanti.

Il numero massimo di 7 iscritti è per dare ad ognuno la disponibilità di un posto vicino al finestrino per poter scattare le foto in totale tranquillità.

E' fondamentale la completa disponibilità dei partecipanti a collaborare nella preparazione del campo, accendere il fuoco, cucinare, rassettare.

Necessario portarsi un sacco a pelo pesante con zona di comfort 0° +10°, l'organizzazione fornisce sedie, tavoli, gas, pentolame, stoviglie e utensili da cucina.

Verrà richiesto di portare una piccola cambusa dall'Italia, si integrerà quindi la spesa con prodotti freschi acquistati nei mercati locali.