Ndutu, Tanzania
In quasi trent’anni di safari in Africa, mai avevo assistito ad una scena del genere. Era quasi il tramonto e stavamo rientrando al campo quando abbiamo incontrato una femmina di leone con 3 piccoli cuccioli, avranno avuto 2 mesi forse 3. Li stava tenendo nascosti nella cavità di un albero circondato da erba alta. Era piuttosto nervosa, quasi frenetica nel voler portare via i cuccioli, e ad un tratto la vediamo puntare lo sguardo verso la foresta di acacie e cominciare a soffiare, proprio come fanno i gatti. Non ne capivamo il perché, noi non vedevamo niente di minaccioso, ma all’improvviso appare un grosso leone maschio, lo stesso che avevamo già visto la mattina aggirarsi da quelle parti in cerca di qualcosa. La femmina lo aggredisce immediatamente iniziando una sanguinosa battaglia, mentre sbuca un altro leone maschio che nel frattempo cerca di afferrare i cuccioli. La femmina con un balzo fulmineo si getta sull’altro, lottando per difendere i sui piccoli, ma il primo leone che si era liberato si avventa su uno dei cuccioli e udiamo distintamente che lo ferisce. Ma la leonessa non si da per vinta e aggredisce di nuovo il primo leone, una battaglia che dura circa 15 minuti. Il sole tramonta, diventa buio e la situazione sembra essersi calmata. Non riusciamo a capire bene cosa sia accaduto ai cuccioli, non sentiamo più alcun rumore, il che fa pensare che purtroppo sono stati uccisi tutti. La leonessa adesso è sdraiata accanto ad uno dei due grossi maschi e continua ad emettere un lamento che sottolinea il forte stress che sta subendo, un suono che a noi umani potrebbe rappresentare la disperazione.
È ora di rientrare al nostro campo e, appena ripresa la pista, incontriamo un terzo grosso maschio seduto nel mezzo della strada, ci guarda e non ci fa passare, tanto che siamo costretti ad aggirarlo passando nel bush. Questo terzo leone non ha preso parte alla battaglia, e sembra che fosse il figlio della leonessa…o almeno così mi piace pensare.
Il giorno successivo abbiamo saputo che i tre cuccioli sono vivi anche se uno è ferito, ma sopravvivrà.
Tutti sappiamo che il ciclo della vita dei leoni è questo, i maschi per impossessarsi del “pride” uccidono i figli del vecchio maschio dominante, è il loro equilibrio anche se crudele. Una cosa però è certa: assistere a questa lotta per la sopravvivenza dal vivo colpisce dritto al cuore, immagini che difficilmente cancelleremo dalla nostra memoria.